Il PNRR rivisto comprende 145 misure nuove o modificate. La revisione del PNRR approvata dalla Commissione prevede il finanziamento di nuove misure, l’incremento di risorse a favore di alcune misure, la riprogrammazione di alcuni interventi e l’utilizzo di alcune economie maturate nella fase di avvio del Piano. 

I numeri del PNRR sono tutti in aumento: da 6 si passa a 7 MISSIONI nel nuovo PNRR; da 197 a 216 MISURE; da 63 a 67 RIFORME; da 134 a 150 INVESTIMENTI; da 527 a 614 TRAGUARDI E OBIETTIVI; dal 37,5% si giunge al 39,5% della spesa complessiva correlata ad OBIETTIVI CLIMATICI (per un totale di 75,88 miliardi); dal 25,1% si passa al 25,6% della spesa afferente alla TRANSIZIONE DIGITALE (per un totale di 46,87 miliardi).  

Sintesi delle Missioni

MISSIONE 7 – Investimento 8 

Fornitura sostenibile, circolare e sicura di materie prime critiche

L’obiettivo di questo investimento, con una dotazione di 50 milioni di euro, è sostenere il recupero e il riciclaggio delle materie prime critiche e quindi le filiere delle materie prime critiche e delle tecnologie legate alla transizione verde. L’investimento prevede 4 principali linee di azione:

Ecodesign: l’obiettivo di questa linea di intervento è comprendere le esigenze delle Critical Raw Material (CRM)

Progetti di ricerca e sviluppo focalizzati sull’ecodesign e sul miglioramento della raccolta, della logistica e del riciclaggio dei rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche –

Urban Mining: l’obiettivo di questa linea di intervento è quello di stimare il potenziale delle attività di urban mining e dei rifiuti già esistenti derivanti dalle attività minerarie cessate.

Istituzione e attrezzatura di un Polo tecnologico per l’Urban Mining e l’Eco-design. L’hub è una rete di laboratori che favorirà l’interazione tra aziende private e enti di ricerca per migliorare il recupero e il riciclo di prodotti complessi a fine vita e materie prime con basso tasso di input di riciclo a fine vita legati alla transizione verde (compresi Litio, Neodimio e Silicio metallico). 

MISSIONE 7 – Investimento 12 

Sviluppo di una LEADERSHIP internazionale, industriale e di R&S nel settore degli autobus elettrici

L’obiettivo di questo investimento, con una dotazione di 100 milioni, è istituire un regime di sovvenzioni al fine di incentivare gli investimenti privati e migliorare l’accesso ai finanziamenti in Italia per sostenere gli investimenti nella filiera della produzione di autobus elettrici a emissioni zero. I Contributi alle imprese della filiera produttiva degli autobus elettrici a zero emissioni saranno gestiti da Invitalia S.p.A. in qualità di Soggetto attuatore.

MISSIONE 7 – Investimento 15 

Transizione 5.0

L’obiettivo di questo investimento è sostenere la transizione energetica dei processi produttivi, verso un modello di produzione efficiente dal punto di vista energetico, sostenibile e basato sulle fonti rinnovabili. La misura dovrà portare a un risparmio energetico di 0,4 Mtep sui consumi finali di energia nel periodo 2024-2026.

Tramite incentivi fiscali, per le aziende private che passano a pratiche più ecologiche, sono agevolati investimenti digitali che migliorano la sostenibilità dei processi produttivi.

La dotazione è di 6,3 miliardi di euro, oltre la metà della MISSIONE REPowerEU. L’1% del budget totale sarà destinato allo sviluppo di una piattaforma informatica per: i) gestire le certificazioni presentate dai beneficiari; ii) facilitare la valutazione, lo scambio e la gestione dei dati utilizzati per l’analisi; iii) attività di monitoraggio e controllo.

Alle imprese verrà concesso un credito d’imposta commisurato alle spese sostenute dal 1° gennaio 2024 e 31 dicembre 2025 se investono in: 

beni digitali (beni strumentali materiali 4.0, beni strumentali immateriali 4.0 – allegati A e B della legge 11 dicembre 2016, n. 232) – 3,78 miliardi di euro sono dedicati alla Transition 5.0 Green Energy Efficiency;

beni necessari all’autoproduzione e all’autoconsumo da fonti rinnovabili (escludendo le biomasse) – 1,89 miliardi di euro per Transition 5.0 Green self-consumption and self-production;

formazione del personale sulle competenze per la transizione verde – 0,63 miliardi di euro per Transition 5.0 Green training (non è chiarito se costituisca un incentivo autonomo).

Il beneficio fiscale (da richiedere nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2025 e il 31 agosto 2026) è commisurato, secondo almeno tre soglie incrementali

alla riduzione dei consumi finali di energia (di almeno il 3%) 

o al risparmio energetico conseguito in processi target (di almeno il 5% rispetto ai consumi precedenti per tali processi)

 in relazione agli investimenti effettuati negli asset di cui al punto a)

 

MISSIONE 7 – Investimento 16 

Sostegno alle PMI per l’autoproduzione da fonti energetiche rinnovabili 

L’obiettivo dell’investimento, con una dotazione di 320 milioni, è quello di incentivare gli investimenti delle PMI finalizzati all’autoproduzione di energia da fonti rinnovabili (FER) e migliorare l’accesso ai finanziamenti.

In luogo della Sabatini green originariamente prevista nella revisione del PNRR, sono previsti contributi a fondo perduto – mediamente pari a circa il 50% dell’investimento complessivo – per l’acquisto di impianti e tecnologie digitali correlate, che consentano la produzione diretta di energia da fonti rinnovabili per l’autoconsumo immediato o attraverso sistemi di accumulo/ stoccaggio. L’investimento sarà gestito da Invitalia S.p.A.

MISSIONE 7 – Investimento 17 

Strumento finanziario per la riqualificazione energetica dell’edilizia pubblica e sociale e delle famiglie a basso reddito e vulnerabili

Con una dotazione di 1,38 miliardi di euro, l’obiettivo dell’investimento è sostenere le famiglie a basso reddito e vulnerabili ed alleviare la povertà energetica, al fine di incentivare gli investimenti privati e migliorare l’accesso ai finanziamenti per le ristrutturazioni energetiche nell’edilizia sociale e pubblica ottenendo un miglioramento minimo dell’efficienza energetica del 30%.

MISSIONE 1 – COMPONENTE 1 – RIFORMA 1.9.1 

Accelerare l’attuazione della politica di coesione

La riforma mira ad accelerare l’attuazione e l’efficienza della politica di coesione in complementarità con il PNRR. Entro inizio 2024 dovrà essere predisposto l’impianto normativo, avente peraltro priorità settoriali per settori strategici (acqua, infrastruttura per rischio idrogeologico e protezione ambientale, rifiuti, mobilità sostenibile, energia, business development anche per transizione 4.0 e green).

MISSIONE 1 – COMPONENTE 2 – RIFORMA 3 

Razionalizzazione e semplificazione degli incentivi alle imprese

La riforma consisterà in una revisione sistematica di tutti gli incentivi nazionali alle imprese e dei relativi strumenti correlati. La riforma sarà attuata in due fasi:

Pubblicazione di un rapporto di valutazione degli incentivi per le imprese. Il rapporto dovrà inoltre elaborare proposte concrete per semplificare e razionalizzare gli incentivi alle imprese.

Entrata in vigore degli atti legislativi di attuazione della “Legge delega Incentivi”. Lo scopo degli atti legislativi sarà quello di razionalizzare e semplificare gli incentivi delle imprese.

La riforma prevede l’ulteriore implementazione di due strumenti chiave gestiti dal Ministero per le Imprese e il Made in Italy (MIMIT): il RNA (Registro nazionale degli aiuti di Stato) e la Piattaforma incentivi.gov.it

MISSIONE 1 – COMPONENTE 2 – Investimento 7

Sostegno al sistema produttivo per la Transizione Ecologica, Net Zero Technologies, competitività e resilienza delle filiere strategiche

Con una dotazione di 2,5 miliardi, la misura contempla due sottoinvestimenti. 

Sottoinvestimento 1 – finanziamento delle “Net Zero Technologies” (dotazione 2 miliardi)

L’investimento dovrà sostenere: 

la transizione ecologica del sistema produttivo nazionale ai vari livelli, sostenendo investimenti volti al rafforzamento delle filiere produttive per dispositivi rilevanti per la transizione ecologica (quali batterie, pannelli solari, turbine eoliche, pompe di calore, elettrolizzatori, ecc.),  

l’efficienza energetica dei processi produttivi (anche attraverso la produzione per autoconsumo di energia elettrica da fonti rinnovabili, con esclusione delle biomasse), 

la sostenibilità dei processi produttivi, anche in un’ottica di economia circolare e non solo uso efficiente delle risorse. 

Sottomisura 2 – finanziamento delle filiere produttive strategiche (dotazione 0,5 miliardi)

L’investimento sosterrà progetti relativi alle principali filiere produttive strategiche, con programmi di sviluppo industriale e programmi di sviluppo della tutela ambientale. 

MISSIONE 2 – COMPONENTE 1 – Investimento 2.2  

Parco Agrisolare

La misura Parco Agrisolare, che ha registrato un overbooking di domande, è stata particolarmente apprezzata dalla Commissione, tanto da essere implementata con altri 850 milioni di euro, passando così da 1,5 a 2,3 miliardi di euro.

MISSIONE 2 – COMPONENTE 1 – Investimento 3.4  

Contratti di filiera

L’obiettivo della misura, con una dotazione di 2 miliardi di euro, è incentivare gli investimenti privati e migliorare l’accesso ai finanziamenti nei settori agroalimentare, pesca e acquacoltura, silvicoltura, floricoltura e vivaismo in Italia. 

Il Fondo è volto a sostenere le imprese, i gruppi di imprese o le associazioni di produttori agricoli nonché le organizzazioni di ricerca e diffusione della conoscenza, migliorando i processi produttivi includendo un mix di attività tra: 

Migliorare la sostenibilità ambientale dei processi produttivi con investimenti in beni materiali e immateriali per aumentare sostanzialmente l’efficienza nel consumo di energia, acqua e risorse dei processi produttivi mirati; 

Investimenti in conoscenza, formazione, ricerca e innovazione, trasferimento tecnologico e progetti di sviluppo, che possano supportare anche la riorganizzazione delle relazioni tra i diversi attori della filiera, per favorire la sostenibilità dei processi produttivi; 

Investimenti nella digitalizzazione delle imprese, compreso il commercio elettronico ed emergenti tecnologie; 

Installazione di pannelli fotovoltaici e solari.